BABYWEARING E PREMATURI
Avete mai sentito parlare della “Canguro terapia” o "Kangaroo Mother Care”?
Il Dott. Edgar Rey, pediatra Colombiano di base all’ospedale Infantile di Bogotà, è stato il primo a pensare che il contatto potesse essere funzionale in termini di salute per i tantissimi bimbi che nascevano prematuramente.
Di cosa di tratta?
E’ una terapia che prende ispirazione da quello che fanno in natura le mamme canguro: i loro piccoli nascono estremamente prematuri e inadatti alla vita autonoma, ma venendo portarti all’interno della tasca materna (marsupio) proseguono il loro sviluppo, rimanendo al caldo, protetti e ben nutriti.
Parliamo quindi di skin to skin (pelle a pelle): tenere il proprio piccolo sul petto a stretto contatto con il proprio corpo, ma anche con l’ausilio di una fascia in modo da rendere costante il contenimento e l’aderenza tra i due corpi. Anche l'organizzazione Mondiale della Sanità ha dato il pieno supporto e sostegno al Metodo della Canguro terapia come rimedio efficace e facile da applicare, Metodo che viene applicato nella maggior parte delle TIN (terapie intensive neonatali). Possiamo quindi affermare che, se il babywearing è uno strumento altamente funzionale da un punto di vista di praticità e fisiologia per i bimbi nati a termine, lo è ancora di più per i piccoli prematuri e pretermine.
Quali sono i benefici?
- Migliora l'efficacia terapeutica nei bambini: è una pratica non invasiva che consente ai piccoli di ritrovare la tranquillità del grembo materno ed un ritmo di sonno quieto. Questi fattori possono portare ad un miglioramento e alla stabilità dei parametri cardiorespiratori oltre ad un rapido adattamento alla vita extrauterina. (Studi recenti hanno concluso che la marsupio terapia praticata con bambini prematuri si associa a riduzione della mortalità e dei rischi di sepsi, ipotermia, ipoglicemia e difficoltà respiratorie);
- Permette al bambino di mantenere una temperatura corporea adeguata e una corretta ossigenazione del sangue;
- Favorisce l'alimentazione del neonato e l'attaccamento al seno;
- Ha ovviamente effetti positivi in termini di relazione: bonding (legame mamma&bimbo) e come recupero all’interruzione del precoce legame nella vita intrauterina.
A questi si sommano tutti i benefici che il babywearing nella “normalità” comporta:
- I bimbi piangono meno e dormono di più;
- Anatomicamente risponde alla fisiologia del neonato, aiuta a prevenire la displasia congenita dell’anca nel neonato e viene ritenuta di ottimo utilizzo anche in caso di diagnosi di patologia in quanto sostiene in maniera adeguata e corretta il femore e l’acetabolo in funzione della loro calcificazione
- Promuove lo sviluppo psicomotorio e cognitivo: il bambino portato sviluppa precocemente il senso propriocettivo e sensoriale.
- Babywearing in protezione con funzione di contenimento dagli eccessi di stimoli.
(per approfondire puoi leggere l’articolo relativo ai Benefici del babywearing cliccando qui)
Questo è quanto è possibile fare in terapia intensiva neonatale, in reparto, ma anche e soprattutto una volta tornati a casa: continuare ad assecondare e ad accogliere il bisogno di contatto e contenimento; il nostro piccolo godrà dei benefici relazionali ma ne favorirà anche uno sviluppo neuronale.