Se pensiamo al massaggio infantile in prima battuta si immaginano tecniche definite per combattere le colichette che fanno dannare le mamme ed i papà dalla notte dei tempi. Se invece vuoi cogliere il lato più profondo di questa pratica ti invito a leggere questo articolo.
Il significato della parola massaggio è carezza, ovvero un nutrimento per corpo ed anima di chi lo riceve e di chi lo dona, ancor di più se viene messo in atto da un genitore verso il suo bambino. Attraverso le coccole andiamo a sostenere, proteggere e stimolare la crescita del nostro bambino, utilizzando un mezzo delicato, dolce, naturale e che il nostro piccolo conosce molto bene già dalla sua vita intrauterina. Cosa vuol dire che il bambino conosce molto bene già da prima della nascita? Quando viene alla luce il neonato ha una memoria prenatale, ricorda ciò che ha vissuto nel pancione, ed essendo il tatto il primo senso che si sviluppa in utero a 7 settimane, è abituato a percepire sulla sua pelle stimoli. Immaginatelo fluttuante nel pancione, accarezzato dal liquido amniotico, dalle pareti uterine, dal suo stesso corpo, e poi il primo vero ed intenso massaggio lo riceve nel canale del parto durante il suo viaggio per venire al mondo. Il tatto è per lui un senso fondamentale: delimita il suo corpo, definendo i confini tra il suo essere ed il mondo esterno. Riprodurre il prima possibile il massaggio, pone il bambino in una situazione conosciuta, donando sicurezza, coadiuvando quel continuum tra vita intra ed extrauterina che lo aiuterà ad un adattamento graduale alla nuova vita fuori dal corpo della sua mamma. L’esperienza sensoriale del massaggio tra genitori e figlio è uno scambio amorevole, dolce ed intimo, li aiuta nel bonding, quel legame forte ed indissolubile che porta ad instaurare una relazione di intesa, fiducia reciproca, fondamentale per un buon sviluppo fisico e psicologico del neonato, i cui frutti si raccoglieranno nelle sue fasi di crescita e scoperta e nella vita adulta. Con il massaggio si instaurano una serie di situazioni in cui fa da padrone il linguaggio non verbale, fatto di emozioni, odori, sguardi, che penetreranno così tanto nel profondo da divenire indimenticabili.
I benefici del massaggio infantile
Ci sono innumerevoli benefici nel massaggiare un neonato e qui ti elenco i principali:
- Favorisce lo sviluppo del neonato
- Previene e calma il dolore
- È un formidabile antistress per chi lo riceve e chi lo da, porta infatti all’abbassamento dei tassi di cortisolo
- Scioglie tensioni e contratture
- Facilita la circolazione, drena le tossine
- Aumenta e rinforza la muscolatura ed ammorbidisce le articolazioni
- Aumenta l’ossigenazione sanguigna
- Rallenta il ritmo cardiaco
- Ammorbidisce la pelle favorendo la produzione di sebo
- Amplifica la risposta immunitaria
- Regola i livelli ormonali
- Migliora l’umore
Per avere una seduta soddisfacente la cosa importante è capire che non è nulla di standardizzato, va creata la routine giusta ed al momento giusto in cui genitore e bambino sono predisposti a questo dolcissimo atto. Senza fossilizzarsi sulla tecnica è fondamentale abbandonarsi alle carezze, sentire quello che si fa senza pensarci troppo.
I corsi di massaggio
In presenza, individuali, di gruppo, a domicilio, online, le offerte sono tantissime per adattarsi al meglio alle esigenze degli utenti. Ma al corso cosa si impara? Si imparano delle tecniche, si apprendono le nozioni, ma il grosso del lavoro per creare un vero e proprio rituale di massaggio si fa a casa quotidianamente, o quando si può. È un lavoro costante, fatto di tentativi per conoscersi meglio, per osservare i cambiamenti del proprio piccolo e per guardarsi dentro in questa nuova veste di genitori (che sia il primo o il decimo figlio). Tutto questo serve per capire come mettersi in connessione profonda, e ci sono elementi come luogo, luce e musica che possono influire nel mettervi a vostro agio. Nei corsi si impara a sostenere il massaggio con tanti elementi come lo sguardo, la voce, e le sequenze. Ci sono diverse scuole di massaggio ma alla base di tutte c’è il massaggio indiano, portato in occidente da Leboyer con il suo libro “Shantala”. suono, olfatto, tatto, gusto vengono coinvolti al 100% nell’esperienza del massaggio.
Tutto il necessario per il massaggio
Nella totalità degli elementi si può trovare un’esperienza soddisfacente e super appagante, rilassante e memorabile. Ci sono oli essenziali che possono favorire il rilassamento - generalmente ai miei corsi invito una naturopata che ne parla e consiglia le mamme. L’olio da massaggio invece è altra storia, è sempre bene sceglierne uno non troppo profumato, biologico e con spremitura a freddo. Per una seduta basterà un asciugamano, una mussola, olio da massaggio tiepido, una ciotolina per contenerlo.
Curiosità
Generalmente si pensa che il massaggio vada fatto dopo il bagnetto, è invece più indicato proporlo prima e concludere la seduta proprio con un bagno rilassante, ancor meglio se fatto con la mussola. Si possono imparare tecniche per favorire la fuoriuscita dei gas intestinali, per favorire l’evacuazione o per ridurla in caso di diarrea. Nella posizione prona invece si può stimolare anche la vista e lo sviluppo del linguaggio. Il massaggio è un’esperienza totalizzante, efficace e molto appagante che consiglio a tutti i genitori. Può essere anche un ottimo strumento per introdurre in famiglia un nuovo fratellino, coinvolgendo i maggiori; mi è capitato spesso di proporre dei percorsi di massaggio di famiglia in cui tutti i membri venivano coinvolti creando una sinergia ed armonia meravigliosa.
In conclusione trovo che seguire un corso di massaggio sia un’esperienza altamente consigliata ai genitori, può essere anche un bel regalo nascita. Non ci sono controindicazioni o limiti d’età, si può iniziare subito o quando il bambino è più grande, ed una volta imparato potrete riproporlo finché i bambini lo gradiranno, anche quando saranno grandi.
Articolo scritto da Valentina Campaniello
Educatrice Perinatale, Puericultrice in formazione, consulente babywearing, Kangatrainer ed operatrice del massaggio infantile. Mamma di quattro figli, residente nella provincia di Venezia. Seguimi su
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