Negli ultimi anni stanno crescendo curiosità ed interesse per quella che si definisce pratica Mindfulness: siamo sempre più alla ricerca di metodi che possano allenarci al rilassamento e ad abbassare i livelli di stress che ci affliggono.
Oggi è facile incappare in albi o testi illustrati dedicati ai nostri figli, con esercizi e giochi che mirano ad avvicinarli alla pratica della meditazione. Salvo poi vivere spesso la frustrazione che deriva dalle aspettative disattese poichè quella calma, quel rilassamento, quella concentrazione non sono così semplici da ottenere, né per un adulto né per un bambino. Questo accade poiché si ha un'idea distorta e incompleta di ciò che rappresenta la pratica Mindfulness, di come dovrebbe svolgersi e di quali vantaggi dovrebbe portare.
Facciamo chiarezza
La Mindfulness non è “solo” meditazione: esistono sicuramente tecniche e strumenti che è possibile apprendere e applicare come esercizi pratici, tanto quanto un allenamento aerobico che potresti svolgere in palestra. Ma ciò che è importante chiarire è che la Mindfulness non è una tecnica da imparare, o una disciplina da studiare: essa è una qualità universale, già presente dentro ognuno di noi. E' un'abilità del tutto ordinaria, che trascende la cultura, il temperamento, le esperienze di vita: niente di straordinario quindi, e non serve un guru della meditazione per insegnartela. Mindfulness è un modo di essere, legato ad una vita fatta di maggiore consapevolezza di sé, degli altri e di ciò che ci circonda. E' l'arte di vivere dirigendo intenzionalmente la nostra attenzione dove vogliamo e dove ci è più utile: un allenamento quotidiano che va oltre la mezz'ora di meditazione che puoi ricavarti durante la tua giornata, una pratica costante in cui eserciti la capacità di osservare che già possiedi e l'abilità di concentrarti sul presente.
I benefici
Vivere in maniera mindful significa migliorare quotidianamente il proprio equilibrio emotivo: nella vita frenetica e concitata di un genitore, in cui a volte il ruolo che interpretiamo ci porta a non sentirci in linea con la mamma o il papà che vorremmo essere per i nostri figli nel profondo di noi, esercitare Mindfulness porta a vivere dalla giusta distanza e prospettiva gli stati emotivi più intensi. Questa capacità ci permette di essere più efficaci nella gestione delle nostre emozioni e di quelle dei nostri figli: ci si scopre meno impulsivi, si allenano comprensione e pazienza riducendo significativamente l'impatto e la presenza stessa della rabbia nella quotidianità in famiglia. Il miglioramento generale dell'umore permette di vivere in famiglia più esperienze condivise di qualità e rafforzare i legami.
E per i bambini?
La pratica Mindfulness fin dalla primissima infanzia ha numerosi benefici per quanto riguarda le funzioni attentivo-esecutive: è stato osservato che i bambini allenati dimostrano un maggiore controllo delle proprie emozioni e reazioni, e presentano notevoli capacità di autoregolazione emotiva e comportamentale. Imparano presto ad entrare in confidenza con il proprio corpo e a prendersi cura di sé: sono in grado di ascoltare e definire con sempre maggior chiarezza i propri bisogni emotivi e fisiologici, e di conseguenza di chiedere aiuto se necessario in maniera chiara e serena. Il cosiddetto “capriccio”, inteso come espressione irrazionale di un bisogno fisico o emotivo che non ha una chiara definizione nella sua mente, trova in maniera sempre più efficace canali di sfogo e manifestazione sempre più funzionali: il bambino non è più in balìa delle proprie emozioni, ma impara presto a conoscerle e conoscersi.
Allenarsi in famiglia
Da dove iniziare a praticare Mindfulness in famiglia? Sicuramente il mio consiglio è di partire da un'esperienza condivisa con i tuoi figli: ti racconto 3 esercizi-base per iniziare a prendere confidenza ed esercitare l'attenzione intenzionale al presente.
Respira
Il controllo della respirazione è uno dei pilastri della pratica Mindfulness. Con i bambini è sempre utile utilizzare la forma ludica e divertente: puoi chiedi al tuo bambino di stendersi supino vicino a te e di mettere entrambi un piccolo gioco o un peluche sul vostro addome. Quando lo inviti a inspirare ed espirare profondamente dal naso, potrà divertirsi a far salire e scendere il gioco/peluche che seguirà i movimenti del suo addome che si gonfia e si sgonfia. Puoi anche alternare l'esercizio con qualche secondo di apnea: questo fa sì che il vostro focus sia rivolto all'atto della respirazione, che compiamo in ogni momento della nostra vita in maniera automatica e che in questo modo diventa veicolo di concentrazione mirata al presente e alle sensazioni del corpo. Anche il gioco delle bolle di sapone è utile allo scopo: quando non lasciato al caso e al libero sfogo, ma indirizzato con consegne precise, allena la capacità di dosare un respiro lento, delicato e continuo per creare una bolla enorme, oppure potente e veloce per realizzare una scia di piccole bollicine fluttuanti. La parola chiave è “sperimentazione”, e vale per il tuo bambino quanto per te genitore.
Ascolta i suoni
Perfetto da fare all'aria aperta, permette di focalizzare l'attenzione sui suoni che ci circondano, in un esercizio che coinvolga uno dei 5 sensi. Puoi sederti con il tuo bambino in una posizione comoda e con la schiena diritta, e invitarlo a respirare tranquillamente e ad ascoltare i suoni che lo circondano: il fruscio delle foglie, le auto in lontananza, il cinguettio degli uccelli, le voci delle persone. Ascoltate un suono alla volta, cercando di isolarlo dagli altri e di raccontarvelo.
Senti il tuo corpo
Un esercizio ad alto potenziale di rilassamento, anche se questo non è l'obiettivo della pratica ma una possibile conseguenza. Puoi invitare il tuo bambino a posizionarsi comodamente seduto o supino e con gli occhi chiusi: il gioco consiste nell'indovinare la parte del corpo che tu toccherai di volta in volta. Puoi sbizzarrirti a testare tocchi differenti, più delicati o più pressanti, veloci o carezzevoli. E naturalmente potete fare a turno e invertire i ruoli per un'esperienza davvero condivisa e completa.
Praticare Mindfulness in famiglia significa riscoprire come genitori il piacere di vivere e di godere del momento presente, scoprendo la gioia e la soddisfazione che viene dalla consapevolezza di sé e dall'accettazione di eventi o emozioni stressanti. Non è mai troppo presto per potenziare questa capacità nei nostri figli, che certamente crescendo potranno così beneficiare di un modo di vivere equilibrato e sereno.
Articolo scritto da Ilaria Oliviero - visita il suo sito web per maggiori informazioni: Ilaria Oliviero
Sono Ilaria, Parent e Life Coach professionista presso A.Co.I e Trainer Mindfulness, esperta in comunicazione efficace in famiglia e intelligenza emotiva. Sono una libera professionista e una mamma da 5 anni, e so cosa significa cercare ogni giorno di essere e dare il massimo, subendo gli imprevisti e uno stato emotivo che non sempre va come si vorrebbe. Ho studiato molto alla ricerca della migliore versione di me come mamma, e ora guido i genitori a fare altrettanto: attraverso percorsi one-to-one di crescita genitoriale e videocorsi, aiuto mamme e papà a rimettere il focus verso i propri sogni e bisogni e verso le proprie emozioni, per riprendere il controllo della propria vita genitoriale e personale e godersi davvero la vita in famiglia. La sfida dei genitori di oggi è riscoprire e potenziare la propria intelligenza emotiva per essere poi leader, rifugio e alleato dei propri figli, durante la tempesta emotiva dell'infanzia. La mia missione è vedere sempre più mamme e papà sereni e in salute, sicuri di sé e delle proprie capacità innate, per restituire tutti insieme al mondo, generazioni di futuri adulti più forti, solidi e felici delle generazioni precedenti. Seguimi su
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