L’aspetto emotivo del viaggio dello svezzamento
La scoperta del cibo per i bambini è l’inizio di un nuovo e importante viaggio. Loro ancora non sanno che il cibo può saziare ed è per questo motivo che hanno bisogno di tempo per lasciargli spazio e far sì che sostituisca il latte. Sentono che questo gioco è diverso dagli altri perché se messo in bocca ha gusti e consistenze diverse, presenta colori e profumi caratteristici e questo li incuriosisce, soprattutto vedono farlo da mesi alla mamma e hanno voglia di provare! Ma ogni novità porta con sé passi avanti e apparenti battute d’arresto che sono in realtà pause per un probabile grande slancio in avanti!
Cosa posso fare per aiutare il mio bimbo a vivere bene lo svezzamento?
In realtà non dobbiamo pensare di dover fare molto, solo essere presenti con serenità ed essere un porto sicuro su cui contare in questo nuovo viaggio. I bambini hanno bisogno di vedere che le figure di riferimento vivono bene questa esperienza perché solo così avranno quella base sicura da cui prendere lo slancio per andare alla scoperta del cibo insieme. Siate curiosi insieme a loro, gioite delle nuove scoperte, meravigliatevi di fronte alla velocità con cui imparano a gestire il cibo, sorridete per le facce buffe di fronte a un nuovo gusto, lasciateli interagire col cibo e manipolarlo, lasciateli anche sporcare e, soprattutto, osservateli e seguite la strada che vi indicano:
- se hanno fame si sporgeranno verso il cibo e lo acclameranno
- se non sono interessati o non ne vogliono più gireranno la testa di lato o serreranno la bocca
- se sono infastiditi da un dentino o sono stanchi o non hanno voglia di mangiare chiuderanno la bocca, piangeranno o cercheranno le vostre braccia o il latte.
E va bene così, ascoltateli, abbiate fiducia in loro. Li state aiutando a creare un rapporto positivo col cibo e soprattutto li state aiutando a mantenere integro quell’innata autoregolazione per la quale mangiano solo se hanno fame e smettono appena sentono di essere a posto. Non abbiate la presunzione di sapere quanto devono mangiare: il compito di ogni genitore è quello di fornire un pasto il più possibile equilibrato caratterizzato da cibo di qualità; il compito del bambino è decidere quanto mangiarne e, se il pasto prevede alimenti separati, cosa mangiare. Non vivete i loro rifiuti come un affronto personale, ma anzi, siate accoglienti per evitare che avvertano tensione durante il pasto. Inutile innescare lotte di potere attorno alla tavola perché porteranno solo ad aumentare le difficoltà.
Godetevi quest’avventura a piccoli passi, così come vi godete ogni novità nella vita dei vostra bambini… sono sicura che ne gioirete tutti!
Articolo scritto da Elena Aprile - visita il suo sito web per maggiori informazioni Dietista Elena Aprile
Mi chiamo Elena, sono una dietista che ha scoperto la passione per la cucina con cui amo trasmettere il concetto importante che gusto e salute possono far parte della stessa tavola. Sono mamma di Emma e Cesare che mi hanno fatto riscoprire la meraviglia di rallentare e il desiderio di ambire alla migliore versione di me stessa. Grazie a loro ho capito che voglio essere la mano che accoglie e accompagna le donne e le mamme a volersi bene, a nutrirsi loro per prime per poi nutrire al meglio a loro volta, dallo svezzamento alla crescita. Mi piace regalare sorrisi e mangiare cioccolato. Per me il cibo è anche profumo di ricordi. Sono molto legata alla tradizione e alle mie radici, ma amo che l’innovazione ci porti verso un nuovo benessere. “Il mio mulino” è la mia casa attuale, ma porta con sé la storia dei miei nonni, la loro cura e dedizione. Seguimi su
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