Cos’è lo Yoga?
Lo yoga è un’antica disciplina proveniente dall’India ed affonda le sue radici nelle tradizioni del buddismo e dell’induismo. La parola yoga deriva dal termine sanscrito yuj, che significa “unire, unione”. Indica genericamente una via per il proprio sviluppo, per la comprensione di se stessi e per ottenere lo stato di unione ed integrazione dei vari aspetti della propria persona. Se in Occidente viene più percepito come una sorta di stretching o ginnastica posturale, lo yoga non apporta solo benefici fisici – che sono comunque molti e coinvolgono le articolazioni, le ossa, i muscoli, la circolazione sanguigna… - ma è anche un vero e proprio percorso di crescita personale e di autoconsapevolezza per trovare l’armonia con se stessi e il mondo che ci circonda. Esistono molte scuole e molte varianti nella pratica dello yoga, alcune di antiche tradizioni, altre di insegnamenti moderni: Hatha Yoga, Kundalini Yoga, Jnana Yoga, Ashtanga Yoga, Vinyasa Yoga... Uno dei principali insegnamenti dello Yoga è l’ascolto vero e profondo del proprio corpo, dell’energia che lo abita e delle sensazioni che stiamo vivendo in un determinato momento. Ecco perché è una disciplina perfetta per la gravidanza, che notoriamente è un periodo di grandi cambiamenti per il corpo di ogni donna.
Perché fare Yoga in gravidanza?
Lo yoga è uno strumento per rallentare ed ascoltarsi, per prendere consapevolezza ed avere cura di se stessi nella frenesia della quotidianità. Questa capacità di ascolto del corpo assume un’ulteriore significato durante la gravidanza, periodo in cui è fondamentale prestare attenzione ai cambiamenti sia a livello fisico che emotivo, senza giudicarli ma anzi, abbracciandoli con consapevolezza. A livello fisico, il corpo subisce una rivoluzione ormonale che si ripercuote su tutto l’organismo per permettere la crescita e il sostentamento di un altro essere vivente nella propria pancia per nove mesi. A livello psicologico inizia un confronto profondo e totale con se stessa, le proprie paure, sentimenti ed emozioni. Lo yoga può aiutare le future mamme a percepire un nuovo flusso di energia vitale, a trovare fiducia e serenità in modo da prepararsi con tranquillità ad affrontare questi momenti così speciali e nuovi.
I benefici dello yoga sul corpo
Lo yoga aiuta a migliorare:
- Il respiro: una cosa che passa quotidianamente inosservata ma che è fondamentale per lo yoga è il respiro. Conoscere diverse tecniche di respirazione è un grande aiuto anche per il travaglio e per il parto, poiché permette di rilassare il corpo e distogliere l’attenzione dal dolore.
- Il pavimento pelvico: è una struttura muscolare situata nella parte bassa del bacino che supporta gli organi vitali di riproduzione e digestione e durante la gravidanza diventa il principale sostegno del bambino. Un pavimento pelvico forte permette alla mamma di portare in modo più confortevole il bambino durante la gravidanza, ed ha un ruolo fondamentale durante il travaglio e il parto. Allenandolo tramite degli esercizi e delle “asana” (posizioni di yoga), il pavimento pelvico non si indebolisce nonostante il peso da trasportare in gravidanza e il recupero post-partum sarà più rapido e facile.
- La postura: con il passare dei mesi, il bambino cresce e con lui la pancia della mamma: i muscoli addominali si allungano gradualmente oltre la loro fisiologica dimensione, indebolendosi. Per compensare questa condizione, vengono sollecitati eccessivamente i muscoli lombari, causando così dolore e tensione alla schiena che tendono ad acuirsi nelle ultime settimane. Sebbene non si possano fare sforzi eccessivi in gravidanza, lo yoga prenatale aiuta ad allenare delicatamente i muscoli addominali e a dare sollievo alle tensioni percepito nella zona lombare.
Inoltre è utile per alleviare alcuni disturbi che possono manifestarsi durante la gravidanza come:
- insonnia;
- stress e ansia;
- nausea;
- senso di affaticamento;
- stipsi e gonfiore intestinale;
- instabilità emotiva.
Lo yoga post-partum
Lo yoga è la disciplina ideale per rimettersi in movimento in modo dolce e sicuro, riabituando il corpo all’allenamento al termine del puerperio (40 giorni dopo la nascita). Se la mamma si sentirà pronta a muoversi, un buon modo per ricominciare può essere praticare uno yoga dolce, fatto di esercizi facili uniti alla meditazione, così da combinare dei benefici fisici a quelli psicologici e continuare a prendersi cura di sé.
Controindicazioni
Prima di iniziare qualsiasi tipo di corso, è indispensabile avere l’approvazione del proprio ginecologo. La pratica dello yoga prenatale generalmente è controindicata in caso di: presenza di spotting improvviso, sindromi ipertensive, rischio di parto pre-termine, cardiopatie, problematiche alla schiena. In ogni caso si rimanda sempre al parere del medico curante e del ginecologo.
Durante la gravidanza è importante seguire un percorso di yoga prenatale specifico anche se già si praticava prima del concepimento: non si tratta solo di modificare le posture (asana) classiche, ma anche di creare un percorso fatto di esperienze pensate per la mamma e il suo bambino. Oltre ad una serie di posizioni da evitare in gravidanza come quelle sulla pancia, supine, di equilibrio, le inversioni, le torsioni profonde, piegamenti all’indietro… e altre, è importante avere ulteriori accorgimenti come:
- non mantenere le posizioni troppo a lungo;
- non praticare lo yoga in ambienti troppo caldi che portano ad una eccessiva sudorazione con conseguente disidratazione;
- non praticare tecniche di respirazione che richiedano di trattenere il respiro, poiché ciò influisce sulla quantità di ossigeno che il bambino riceve.
Grazie allo yoga si possono quindi acquisire gli strumenti per ascoltare il proprio corpo e prendersene cura. Non dimentichiamoci, inoltre, che tutte le sensazioni positive percepite dalla mamma in gravidanza, sono memorizzate anche dal bambino che è parte di lei, ecco perché è importante prendersi cura di sé e amarsi ancora di più!