Per trattare un argomento così delicato, che coinvolge le aree delle emozioni e della psicologia, abbiamo chiesto un aiuto alla psicologa e psicoterapeuta per l’età evolutiva Francesca Lesmo, che ci lascia queste bellissime parole:
Quando da due si diventa tre (o più) il cambiamento è una rivoluzione epocale: i ritmi vengono sovvertiti, le energie consumate, i pensieri sconvolti. Quando nasce un bambino la donna diventa mamma: la natura e la necessità la portano a dedicarsi al piccolo arrivato con una dedizione totale e assoluta perché egli dipende da lei in tutto e per tutto. Il papà partecipa a tali cure, ma quasi sempre presto deve tornare al lavoro e la mamma resta sola con il bambino. I bisogni del pargolo assorbono completamente il tempo e le risorse della mamma, che si trova a trasformare la propria vita: gli orari del cibo e del sonno, tanto per fare un esempio, non sono più così scontati, né così arbitrari. Inoltre, le prime settimane dopo il parto non si possono avere rapporti sessuali; a seconda del tipo di parto tale periodo può essere più o meno lungo. Spesso le donne non avvertono tale latenza come eccessivamente problematica: il bambino le completa e a volte le satura, non c’è spazio per altre braccia che cingano o per altre bocche che s’avvicinino. I neo-papà si trovano così, improvvisamente, esclusi da un corpo e da un affetto che avevano dato per certo e spesso non si capacitano della reticenza delle neomamme a riprendere una dimensione di intimità. È una situazione normale, la coppia sta affrontando una nuova fase della sua esistenza e ciò inevitabilmente porta il suo carico di fatica. Ma la coppia è un orto che per dare frutto deve essere coltivato, con costanza e passione: certo, quando arriva l’inverno lo si lascia riposare, ma per poterne gustare i prodotti a primavera bisogna metterci mano. Se lo trascurate per troppo tempo esso inaridirà, piano piano. Non permettetevi di abituarvi a fare a meno della coppia che eravate, trovate degli spazi, dei momenti di intimità, di affetto, di vicinanza fisica e emotiva.
E allora buon lavoro e in bocca al lupo per questa nuova avventura a tre, quattro, cinque!
Cari mamme e papà, il primo ciclo di questi 12 articoli si conclude, temporaneamente, qua. Ringraziamo Rosachiara di averci dato la possibilità di stare con voi questi 12 mesi parlando di gravidanza e genitorialità a 360 gradi, sperando di avervi offerto spunti su cui riflettere un po’. Il Centro Primomodo vi aspetta per accompagnarvi dalla gravidanza alla crescita. A presto!
Articolo scritto da Centro Primomodo di Bergamo (Puoi consultare maggiori informazioni sul centro al seguente link https://www.primomodo.com/)
Primomodo, inaugurato il 15 settembre 2009 a Bergamo, è un centro polifunzionale dedicato alla famiglia ed alla prima infanzia, uno spazio educativo e sociale per genitori e figli, secondo un attento piano di promozione del benessere della famiglia e del bambino in età evolutiva. Il progetto si articola in corsi, attività e servizi di seguito elencati: per la gravidanza, per i bebè 0-3 mesi, per i bambini in età prescolare 3-6 anni, per bambini e ragazzi 0-14 anni, per i genitori.
Location: La struttura, di circa 550 mq, attrezzata per accogliere esigenze dei più piccoli e dei loro genitori, è dotata di un ampio atrio con ludoteca specializzata e angolo ristorazione con seggioloni, bagni con pluriservizi, fasciatoio e zona allattamento, Family Beauty, Studio professionale per consulenze, tre sale multifunzionali per i corsi e le attività, una sala da ginnastica/psicomotricità/attività motoria ed un'area gioco verde estiva. Le sale multifunzionali per corsi e attività sono di proposito prive di poster o immagini alle pareti, armadi e oggettistica. Questo fa parte della metodologia Primomodo: incontro per incontro, l’ambiente è ricreato ad hoc mediante materiali e strumenti portati nelle aule, sulla base di attività e obiettivi.